Enciclopedia del Blues e della musica nera – Arcana editrice

Un solo volume (circa 25\30 Euro). Come per le altre enciclopedie della collana Arcana, anche questa è stata fatta proprio bene. Bella, chiara, semplice ed esaustiva di notizie biografiche e discografiche.

Jazz dagli anni ’20 agli anni ’50 – Fabbri editrice

“Jazz” di Arrigo Polillo - edizioni Mondatori

Si divide in due parti: storia del jazz e protagonisti, con discografia annessa. È un tomo di 800 pagine e non voglio illudervi dicendo che si legge di volata, ma se è vero che la storia si comincia ad apprezzare dopo che hai finito di studiarla a scuola (dove è considerata una rottura), questa storia è davvero tutta da apprezzare.

“Cantare il jazz - l’universo vocale afroamericano”

di Luciano Federighi ed.Laterza

Ooooooh ! finalmente un libro sui cantanti! È molto completo, inizia dal Blues (e da dove senno’ ?) passa per Satchmo,  lo swing i “crooners”, i gruppi vocali, le voci più “nere” (Sarah, Nat King Cole) il “vocalese” fino a Carmen McRae e Bobby mcFerrin e Al Jarreau.

Perfetto no?

“Jazz e Dintorni” Fabbri editore

La Fabbri qualche anno fa aveva pubblicato in edicola una raccolta dal titolo “Jazz e Dintorni”, con CD e dispensa allegata. Era fatto benissimo, diviso in periodi, luoghi e protagonisti, ricco di aneddoti e di curiosità di vario tipo, e soprattutto di foto dei luoghi e dei protagonisti, elemento da non sottovalutare.

Dopo qualche anno ho trovato in libreria il volume rilegato delle dispense di questa raccolta: è facile ed interessante. Compratelo.

Libri vari sul Blues e il Jazz

Due belle mattonate:

Canto nero” (Giampiero Cane – Clueb Bologna editore - 1984)

Se amate questo linguaggio:”…Il teomorfismo umano riproduce la creazione nel rapporto tra l’ipostasi divina dell’uomo e la divinità, qualsiasi configurazione questa venga a assumere” (pag.32)

Oppure:”…Egli vuole giungere a superare la nozione dello strumento quale mezzo, per passare a considerarlo un’articolazione ulteriore dell’uomo, attraverso la quale fornire concettualmente la propria visione del mondo”.

Facciamo che eravamo negri” (Giampiero Cane – Clueb Bologna editore - 1987)

Tratto da un capitolo, a proposito del Ragtime e di Scott Joplin (pag198):”…Sulla genesi di questa musica si sa l’indispensabile, la sua derivazione dalla musica per banjo dei minstrel-shows e dal Cake walk, la sua parentela con le figure ritmiche del canto nero in America”. Segue un esempio in note su pentagramma, di senso assolutamente inspiegabile.

Beh, se amate questo linguaggio, tanti tanti auguri…

Adatto più ad uno studio universitario che ad un cantante o un musicista. (e pure sulla prima ipotesi avrei dei dubbi…)

Sulle strade del Blues” (Fabrizio Venturini – 1984)

Autore di questo e altri cinque libri sul Blues, pur non essendo lui stesso mai stato negli U.S.A.

Il libro è carino, pieno di foto in bianco e nero e testi di canzoni Blues e può essere considerato come una specie di documentario televisivo nel genere Blues.  Adatto ad una lettura per chi si appassiona al Blues e ne vuole sapere di più in modo discorsivo e non enciclopedico.

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