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Swing in Italia

Lo swing nasce in italia.
Precisamente a Genova nel 1912. Scoperto da Natalino Otto.
Mica in America, come ci hanno detto sempre. Davvero, non scherzo. L'ha scoperto lui, dentro a un baule. Era un coso rotondo,col buco in mezzo, a righe nere, con una scritta strana sopra, in inglese. Allora lui, che mica era scemo, ha cambiato le parole in italiano e...ha inventato lo Swing.

Di lì a poco lo Swing l'ha inventato anche un altro italiano: Rabagliati.
Stava dentro una radio, in cantina. e lui, tutto contento, cantava scimmiottando quello che sentiva, sorridendo e ammiccando davanti allo specchio, come fanno tutti i ragazzini. Solo che questo non ha più smesso.

Dagli anni '50 in poi, l'hanno inventato un'altra decina di cantanti italiani: Teddy Reno, Johnny Dorelli.Tutte copie raccapriccianti di Frank Sinatra.
Del resto, copiare è sempre stato più facile che inventare. E i cantanti italiani in questo sono dei veri fenomeni. Pensiamo, nel Rock & Roll, ai cloni di Elvis Presley: Little Tony e Bobby Solo.
Il primo che scimmiotta la fase scapigliata di Presley, il secondo la faccia da piacione e la voce suadente delle ballate Country-Blues dei film di Elvis.
Naturalmente, bravissimi a copiare capigliature e posture del viso. Un po' meno a convincere dal punto di vista musicale. Un bel po' di meno. Basta sentire cantare Elvis per sorridere dei due "Rocker" nostrani.

Per restare  ancora nell'ambito del Rock più recente, pensiamo a Sting e ai suoi due cloni in Italia: Nek e Biagio Antonacci. Il primo per quello che riguarda le canzoni, il secondo per il timbro vocale identico.    
E come dimenticare il Re dei cloni, Zucchero.
Chi se lo ricorda a Sanremo, tanti anni fa, all'inizio della carriera, ce lo descriverebbe come un giovanottone spensierato, dal look un po' paninaro milanese. Tempo qualche anno e pure lui apre il baule in soffitta e chi ti va a scoprire? Joe Cocker. Di questo copierà le canzoni in maniera spudorata, il modo di cantare,il timbro e, incredibilmente, pure le mosse fisiche, contratte e storte. La verità è che Cocker si muove così perché ha avuto un po' di guai fisici. Beh, questo gli copia pure i difetti fisici. Strabiliante. Zucchero, il più forte di tutti della nostra classifica.                    

Altri cloni illustri? Giorgia, di Whitney Houston o Alex Baroni di Stevie Wonder.
Per arrivare a Mario Biondi che, di Barry White, ha il timbro di voce, lo stile, le canzoni. Imbarazzante. Bennato di bob Dylan.    

Tre casi disperati sono Cristian De Sica, Massimo Lopez e Gianluca Guidi. Chi glielo spiega a questi, che Sinatra è più forte di loro anche da morto? 
E perchè Gianni Bella canta "Forever" con la sorella, che invece sarebbero più adatti ai canti folcloristici siciliani? E perchè Zucchero e Pino Daniele hanno un bisogno disperato di usare spezzoni di frasi in inglese? Ma perchè?
E perchè nei dischi i ruoli dei vari musicisti e arrangiatori sono scritti in inglese?
Perchè Sergio Leone, nel '64, al suo primo film western, che poi era quel capolavoro di "Per un pugno di dollari", si firmava "Bob Robertson"?
E perchè tutti i pubblicitari e i dirigenti d'azienda e tutti quanti gli imbecilli si riempiono la bocca solo con termini inglesi?

Perchè siamo provinciali. Ci vergogniamo di fare quello che ci viene meglio, perché pensiamo che sia poca cosa. E allora facciamo finta di essere americani, per fare più colpo sul pubblico nostro. Solo che Leone almeno era un fenomeno vero, che ha insegnato addirittura agli americani come si fanno i film western.
Invece Little Tony non s'è manco imparato l'inglese... 

(Federico Capranica)

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