Ella Fitzgerald 3

Se, pensando al canto jazz in due o tre nanosecondi vi viene in mente lei, è normale; la “signora del jazz, “Lady Time” come diceva Lester Young, ha fatto e, ancora oggi, fa scuola a tutti quelli che vogliono imparare questo linguaggio.
Lei è in effetti “Il Manuale”:  se volete imparare uno “standard” jazz vi consiglio di ascoltare per prima la sua versione: comincerà con l’esporre il tema così come è scritto ( e tutti i “jezzaroli” se ne dovrebbero ricordare), poi lo cambierà magistralmente e poi ci infilerà uno “scat” che vi stende… L’improvvisazione è stata una sua dote superlativa:  fantasia, intonazione perfetta, uso di tutta l’estensione e di tutti i suoni che la voce può produrre:l’ascolto (uno dei 1500) è d’obbligo Oh lady be good


Ella Fitzgerald 2
Ella nasce nel 1918 e già a 16 anni spacca il cosiddetto ai passeri, tanto che vince il solito concorso per dilettanti di Harem (New York), dove si trasferisce dalla Virginia. Come tutti i neri,  all’inizio non se la passa un granchè bene, e questo aumenta molto la sua grinta, anche se a differenza di molte delle sue colleghe, in seguito la sua vita sarà improntata su modelli positivi, così come il suo stile canoro, sempre dai toni puliti e ispiratore di grande gioia.
Cominciò con l’orchestra di Chick Webb e il primo brano che la rese veramente famosa nel mondo fu Mr Paganini che mantenne in repertorio per tutta la carriera. Da lì in poi registrerà tantissimi dischi con tuti i nomi piu famosi della storia del jazz, da Duke Ellington a Dizzie Gillespie.
La sua carriera dura fino agli anni ’80, e quando se ne va ci lacia, un po’ come fece Frank Sinatra, un repertorio immenso, da cui centinaia di cantanti attingono ispirazione ogni giorno.

Oddio, che ascolti consigliare? Innanzitutto i “Songbook” dei grandi autori, Cole Porter, Gershwin, Rodgers & Hart,  Irving Berlin, tutti sul catalogo Verve, e poi una quadrilogia in duo col chitarrista Joe Pass, registrata a più di settanta anni: il “manuale del duo”.
Intanto questi, poi tanto il resto o subito dopo lo andate a prendere….attenzione ai cofanetti “misti”:spesso sono registrazioni vecchie e fatte male e i brani sono meno jazzistici e più melodici (melensi).
Una curiosità : chi dice che i veri  jazzisti non cantano bene altre cose ? Spinning Wheel

(Pierluca Buonfrate)

Ella Fitzgerald 1

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