Dianne Reeves

Cantanti donna nel jazz ce ne sono centinaia: brave poche, bravissime pochissime.
Che sappiano unire timbro, swing e tecnica sono due o tre soltanto. Una di queste è sicuramente Dianne Reeves. Capace di unire il timbro morbido e vocalità aggressiva a suo piacimento, come la vocalità classica e anche quella più moderna: "Come together"
Nera di Denver, Colorado. Ha 56 anni (nasce nel ’56). L’unica capace davvero di cantare con orchestre e arrangiamenti difficili e raffinati, sapendo sempre bene dove si trova con l’armonia: "In a sentimental mood"  Intonata come poche davvero. Colta e raffinata, pur sapendo padroneggiare il blues e lo swing.

Nasce da famiglia di musicisti, cugina di George Duke, e avviata fin da bambina allo studio del pianoforte e del canto. Fulminata da Sarah Vaughan, studia e fa i suoi primi concerti e a sedici anni vince con la sua band il primo festival delle università jazz dove conosce Clark Terry, uno che di scat e di bebop se ne intende come nessuno al mondo, il quale se ne innamora artisticamente e sarà il suo mentore per sempre. Senti Clark in una sua classica performance: "Mumbles"
Sempre giovanissima, meno di vent’anni, si interessa per la musica brasiliana e comincia a collaborare con Eduardo Del Barrio e poco dopo canta già con Sergio Mendes. Ascolta “Triste” di Jobim: "Triste"

Andrà, dall’83 all’86, a cantare con Harry Belafonte come solista e parteciperà a centinaia di concerti con orchestre delle migliori al mondo.
Capace di improvvisare in modo moderno come Al Jarreau o Mc Ferrin: "Fascinating rhythm"
Ancora non ha legato il suo nome a una canzone famosa tutta sua. Ma chissene importa. E’ capace di cantare quello che vuole come nessuna… Ha vinto 4 Grammy Awards. Finora…

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