DON CARLO un’incisione Europa Musica
               Teatro alla  Scala  del  7.12.1968
               Direttore  Claudio Abbado
       Aria:   O don fatal, o don crudel

Per il ruolo della  principessa Eboli, ho scelto questa versione, perché dal vivo e senza ausilio di macchinose variazioni, che meglio mettono a nudo le caratteristiche del mezzo-soprano Fiorenza Cossotto.imbro scuro ma brillante con agilità pulite e tecnicamente perfette, dal piglio verdiano, che porge il suono con delicatezza, ed eleganza, senza essere aggressiva poiché alle volte, erroneamente, si ritiene che il piglio verdiano significhi violenza vocale subliminata… Ma si ascolti il fraseggio duttile a cavalcare frasi legate  ed immediatamente pronto ad affrontare le cosiddette zone di passaggio senza difficoltà e a puntellare con le fresche e precise agilità, il discorso musicale.

DUE PAROLE SULLA VITA DI…FIORENZA  COSSOTTO

che nasce nel 1935 in provincia di Vercelli, debutta con “Dialoghi delle Carmelitane” di Paulenc  al Teatro alla Scala, si è poi affermata in campo internazionale, per la lucentezza e l’estensione della voce e per la foga dell’espressione, nel repertorio verdiano. Tra i suoi maggiori successi anche Adalgisa della Norma e Leonora della Favorita.   

(Ida Decenvirale)

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