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OPERA: ELISIR D’AMORE

      Per questa opera nel ruolo del soprano leggero ho scelto Rosanna Carteri, il dono di una voce agile, estesa e musicalissima, una voce melodiosa, insinuante, adatta come poche al genere larmoyant , il suo canto di  limpida grazia e toccante sentimento. Facile l'emissione e, opportunamente levigata, musicale il modo di porgere e ben distinto il fraseggio che è apparso in una sempre conveniente misura ed immune da melodrammatiche olografie.
        Per le capacità interpretative e ancor più per le eccellenti qualità vocali che si riassumono in  una pastosa dolcezza, limpidezza del timbro, omogeneità ed intonazione infallibile, la Carteri può giustamente essere considerata una fra le più complete cantanti d'oggi.
            Ho scelto un’incisione del
            CORO E TEATRO ALLA SCALA AGOSTO 1958
            DIRETTORE  TULLIO SERAFIN
           CD 1;  DALL’ATTO II  ARIA: Prendi, prendi, per me sei libero

DUE PAROLE SULLA VITA DI …. Rosanna Carteri

           Nata a Verona il 14 dicembre del 1930, Rosanna Carteri, fin dall'infanzia ha  dimostrato notevoli predisposizioni per la musica, ancor prima che per il canto.
        Ebbe il suo battesimo ufficiale come soprano nel 1949, quale Elsa nel Lohengrin alle Terme di Caracalla, a Roma, accanto al tenore Renzo Pigni ed al basso Giulio Neri.
        Nel giro di pochissimi anni la troviamo nei più  importanti teatri italiani e mondiali, con personaggi di primo piano quali Alice (Falstaff), Micaela (Carmen), ancora Elsa, Suor Angelica, Liù (Turandot) e Margherita (Faust).
        Nel febbraio 1951 debutta alla Scala con la Buona figliola di Piccinni È un candore, 'un giocato' che si affida tutto alla fantasia e non al solito mestiere.
        Nel marzo dello stesso anno debutta pure al San Carlo di Napoli con il  personaggio di Margherita del Faust: "Dolce ed educatissima Margherita, Rosanna Carteri,
        Nel febbraio 1953 interpreta il ruolo di Matilde a Palermo: "La figura di  Matilde è stata impersonata con quella squisita e rara sensibilità già altre volte da noi rivelata dalla bella e giovane Rosanna Carteri. E tale infatti fu per diversi anni, allargando il repertorio e dando prova di continuo studio e di ponderato approfondimento. Aggiunse così i personaggi di Manon, Giulietta, Susanna, Lucia, Adina, Suzel, Zerlina, Norina, Linda, Vivì, Madga, Ifigenia, Bianca e, finalmente, Desdemona e Violetta.

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        "Rosanna Carteri è stata una Desdemona ideale per appropriatezza di accenti; di un candore innocente durante i primi due atti, di una angosciosa drammaticità  nel terzo, di una rassegnata dolente tristezza nel quarto, ove ha messo in luce una purezza di canto che solo Renata  Tebaldi aveva raggiunto in questi ultimi anni. Il suo "Salce" con quella divina appendice dell'Ave Maria resterà a lungo scolpito nel nostro ricordo".

          “Questa giovane cantante può essere considerata la migliore Violetta del momento ed una delle più grandi della storia del Teatro lirico. Gli accenti  sofferti ed accorati espressi con toni smorzati di rara maestria, gli improvvisi  slanci di gioia e di disperazione, tutte le sfumature psicologiche del  personaggio sono state rese dalla Carteri con una vibrante carica di umiltà. Sempre elegante e signorile nel comportamento, ha evitato accuratamente la  ricerca dei facili effetti conquistandosi fin dalle prime battute il difficile pubblico del  Regio".  
         "La sua Violetta è essenzialmente drammatica. La plasticità e l'intensità di  resa dell'espressione prevalgono sulla esteriore finitezza del canto, ma nel  senso che da una declamazione incisiva e stupendamente modellata (ottimamente impostata stilisticamente e linguisticamente) il canto sorge a poco a poco; allargandosi con ampia espansione lirica".

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Tutto quindi andava a gonfie vele; non mancavano le edizioni discografiche, comprendenti fra l'altro una Bohème con Tagliavini, una Traviata con Valletti e  Warren, il Guglielmo Tell con Taddei e Filippeschi, l'Elisir d'amore con Alva,  il Gloria di Poulenc, ecc., i Concerti Martini & Rossi, gli spettacoli  televisivi (Traviata con Filacuridi e Tagliabue; Manon di Massenet; Otello di  Verdi con Del Monaco).
         Ed invece, dopo alcune recite di Otello a Parma nel  gennaio 1966 ("una Desdemona di lusso, un soprano di raffinata vocalità e di squisita misura: Rosanna Carteri che ha espresso con dolcissimo canto e con  preziosità di fraseggio tutto il dolore ed il patetismo dell'infelice eroina shakesperiana portata dal genio di Verdi al vertice della sublimazione musicale, artista di raro talento e di meravigliosa sostanza, la Carteri ha spiegato la sua purissima voce con grazia impagabile, smorzando gli acuti in filature ammirevoli e dando prova ancora una volta di possedere una tecnica  ineccepibile"), il ritiro, annunciato come provvisorio ma che durerà fino al 1971, anno in cui non ci sarà la ripresa d'una attività regolare.
        Forse un improvviso malore, o timore o una non perfetta condizione vocale la fecero desistere.

(Ida Decenvirale)

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