Che dire dei Coldplay? Sicuramente tra i gruppi più seguiti e apprezzati degli ultimi anni! Capitanati da Chris Martin, voce, musicista e leader del gruppo, nonché “fresco” marito di G. Paltrow  e papà di una bambina di nome Apple (chissà se fa riferimento ad una certa casa discografica…)

Per quanto gli album siano perfetti, ascoltare un CD dei Coldplay non sarà mai come vederli dal vivo; io ho avuto la fortuna di assistere ad un loro concerto un paio di anni fa’ e sono rimasto estremamente soddisfatto. E’ stata particolare, quasi intima direi, l’atmosfera che ho respirato quella sera; l’impressione era quella di trovarsi ad una esibizione del vicino di casa in un pub di un amico. Lui, Chris Martin, risulta agli occhi del pubblico un ragazzo pulito, semplice, quasi impacciato nel parlare al pubblico, tutto il contrario di ciò che ci si potrebbe aspettare dal leader di una band conosciuta più o meno in tutto il mondo. Ma quando si spengono le luci ed inizia a suonare, chitarra o piano che sia, sembra entrare in trance, saltare ed agitarsi, trasportato dal "demone della musica".

Le tracce dei loro album sono piuttosto “basilari”; chitarre acustiche, elettriche, basso, batteria e voce; qualche “spruzzo” di archi o organi qua e là… ma niente di eccessivamente carico o pesante. Tutto questo supportato da una voce non estremamente particolare nel timbro ma comunque piacevole e precisa, arricchita spesso da un altalenante basso/farsetto e da melodie orecchiabili e accattivanti.

I brani che hanno fatto conoscere alla gran parte del pubblico italiano i Coldplay sono stati senza dubbio...Trouble  e...Yellow  il primo con sonorità particolarmente morbide e melodie romantiche (pezzo da accendino acceso), il secondo più potente e distorto. Personalmente vi consiglio, non tanto i vari singoli usciti come “The scientist” o l’ultimo “Speed of sound”, ma...Everything s not lost  ed il dvd "Live 2003" (un resoconto del tour del 2003 con una quarantina di minuti di "diario").

Che altro dire? Per esempio che il concerto di Roma di due anni fa’ è stato chiuso con “What a wonderfull world” di Armstrong, a dimostrazione del fatto che i grandi classici non passano mai di moda…e che se un giorno doveste vedere per i muri della vostra città un cartello con su scritto “Colplay in concerto”, varrà la pena spendere i soldi del biglietto per respirare un’atmosfera particolare ed ascoltare un po’ di buona musica Live.

Sito ufficiale:www.coldplay.com 

Andrea Amandolini)

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